Il blog di sergiorendine.com
Qui potrete esprimere liberamente le vostre opinioni e lasciare i vostri commenti sugli argomenti principali di interesse generale, sia d’attualità che tecnici, riguardanti il mondo della musica e della sua gestione.
La sintesi o la versione integrale dei vostri interventi sarà fatta pervenire periodicamente alle istituzioni o agli organi governativi coinvolti nei vari dibattiti, in maniera tale da creare un contributo fattivo e operativo, se necessario critico, alla politica culturale italiana. Con questo Blog avrete un canale per far sentire la vostra voce (laddove gli inteventi saranno firmati, anche il vostro nome) nei luoghi dove si decidono i difficili destini della musica italiana.
L'attenzione a tutte le espressioni d'arte inoltre non può che arricchire e migliorare la propria, è ciò che tutti gli artisti dovrebbero fare.
Il Maestro Rendine, ha sempre vissuto il proprio tempo pienamente, e nella sua musica si trovano moltissimi esempi di queste esperienze.
Ci auguriamo che l'arte sia sempre vissuta da tutti come espressione di bellezza e comunicazione dei più nobili sentimenti che con essa si possono elevare.
la ringraziamo per aver sottolineato l'importanza che ha avuto la canzone napoletana per lo sviluppo musicale italiano.
Moltissimi artisti insieme a mio padre hanno dedicato tutta la vita nobilitando questo meraviglioso genere musicale conosciuto in tutto il mondo, creando capolavori che rimarranno per sempre nella memoria storica del nostro patrimonio culturale.
Per caso sono capitato sul suo sito, e ho scoperto la possibilità di poter esprimere un'opinione che probabilmente sarà letta da lei.
Di certo sono fuori tema rispetto al libro di Baricco e all'articolo, tuttavia non posso farne a meno: ritengo la canzone "Vurria", scritta da suo padre Furio e vincitrice del Festival di Napoli nel 1958, la più grande delle canzoni napoletane, e italiane, di ogni tempo. Grazie maestro Furio, dovunque lei sia..
musicale di arte sacra al mondo sia per la sua grandissima
professionalità sia per la sua immensa umanità,
che tutta si legge immediatamente dalle sue note.
Nella sua musica si intravede la luce illuminante della cultura ancestrale della Magna Grecia, tutta meridionale, tutta universale.
Ringraziamo Dio per un cosa d' alto talento, Suo strumento
creativo di dialogo con l'umanità . Giorgi Paolo (Pierino)"